Copertina libroIntroduzione

 – Italian –

2 aprile 1985. Pizzolungo di Erice, Trapani. Carlo Palermo subisce un attentato mentre percorre in auto la strada che porta al suo ufficio, nella procura di Trapani. Lui e la scorta si salvano, muoiono invece una giovane donna e i suoi due bambini. Che cosa, nelle sue precedenti inchieste, ha scatenato la vendetta o la criminale azione preventiva? Per lunghi anni il giudice cerca la Scrittura a manorisposta, continuando a indagare, anche poi come avvocato, dopo aver lasciato la magistratura. Due anni dopo l’inizio delle ultime sue ricerche, nel 2016, scopre una nuova pista: prima della strage di Capaci Giovanni Falcone curò una operazione segreta tra il Governo degli Stati Uniti e lo Stato Italiano: l’estradizione negli Usa di un pericoloso terrorista arabo, il primo fabbricatore di autobombe realizzate con un inconfondibile esplosivo militare, il Sentex, usato, tra gli altri, per l’attentato di via D’Amelio (nel 1992), all’Addaura (nel 1989), e di Pizzolungo (nel 1985). Una nuova traccia nelle stragi “mafiose” degli anni Ottanta e Novanta? Non solo.
Parte da qui una imprevedibile nuova e inedita lettura di alcuni grandi misteri italiani, quali l’omicidio di Aldo Moro, l’attentato a papa Wojtyla, le esecuzioni di Pecorelli, di Impastato, dei magistrati di Trapani e di Palermo, le stragi degli anni Novanta e i fatti dirompenti concomitanti ed anche successivi avvenuti all’ombra di queste.
Attraverso intrecci fra bracci operativi criminali e mafiosi, terrorismo, servizi segreti, poteri politici e finanziari di altissimo livello. Che conducono alla individuazione di una sorta di direttorio, esterno al nostro Paese, radicato in apparati politici e militari, nei vertici delle oligarchie finanziarie, nella stessa Chiesa, che hanno condizionato, almeno dal dopoguerra, la storia europea, gli equilibri nel Mediterraneo, la crescita dell’estremismo islamico, la democrazia bloccata in Italia e il suo stesso più recente tracollo economico. Le chiavi per interpretare questo complesso quadro sono nella più terrificante massoneria della nostra Era, dalle stragi alle Twin Towers a New York (nel 2001) al Bataclan a Parigi (nel 2015). Vengono rinvenute tra le carte di alcuni Uffici Giudiziari tristemente noti, tra quelle (non rivelate) della Commissione d’inchiesta del nostro Parlamento sulla P2 , in antichi palazzi romani, al museo del Louvre, tra le banche della Svizzera, e quelle di Londra e New York, negli antichi misteri racchiusi nei segreti delle logge della suprema massoneria operante nel mondo, quella da sempre diretta al suo governo, the New Word Order. L’autore le rivela evidenziando gli occulti simboli e messaggi che consentono di ricostruire l’origine e la spiegazione concettuale delle mostruose macchinazioni poste a fondamento dei condizionamenti della nostra storia ad iniziare da quella del nostro Paese. I sorprendenti riscontri vengono rinvenuti in fonti storiche ed atti processuali, rimasti sepolti e talora volutamente inesplorati per i terrificanti risvolti da essi presentati. Le cui ipotesi, alla fin fine, dopo imprevedibili itinerari di ombre e di luci, riconducono a Trapani, a Erice, a Pizzolungo, ovvero ai luoghi in cui, oltre trent’anni prima, la storia aveva vissuto il suo culmine, perché essa… rimanesse per sempre celata. Ma ciò non avvenne.